Divina Jessica

Divina padrona Jessica non posso fare a meno di pensare alla fortuna che ho avuto nell’incontrarla… era diverso tempo che sognavo una padrona come lei per realizzare un sogno che grazie a lei è divenuto realtà.
Da tempo sognavo un vero e proprio rapimento e segregazione da parte di una Mistress che mi addestrasse a esaudire ogni suo desiderio, poi finalmente ho incontrato Lei e tutto il tempo che ho atteso finalmente ha avuto un senso…
Tutto ha avuto inizio venerdì sera esco dall’ufficio e mi reco al punto pattuito per il nostro incontro appena arrivo vedo scendere da un SUV questa creatura meravigliosa e già mi sento completamente alla sua mercè ...
avvolta in un abitino nero attillatissimo su tacchi a spillo che sorreggevano l’immensa regalità che traspare da ogni suo movimento, inaspettatamente senza dire una parola mi bacia, il bacio più focoso che abbia mai ricevuto così da non capire che la sua lingua infilava un sonnifero nella mia gola…
Mi risveglio in una specie di cella lei troneggia sopra di me con aria sprezzante adesso non è più una sexy ammaliatrice ma una amazzone guerriera con ai piedi il suo trofeo di caccia provo ad alzarmi per mettermi in ginocchio davanti a lei ma mi accorgo di essere bloccato: sono avvolto in una specie di sacco in latex completamente immobilizzato provo a chiedere spiegazione ma non esce nulla dalla mia bocca e così capisco di indossare una ball gag che mi impedisce qualunque lamentela…

La Dea capisce che finalmente ho realizzato quello che sta accadendo e senza dire nulla mi guarda sorridendo e mi mostra un telecomando lo sguardo e il ghigno diventano inquietanti e capisco che è l’inizio della fine a quel punto Jessica preme un pulsante con una leggera pressione e si attiva il vibratore che aveva precedentemente inserito nel mio culetto di cui ancora non mi ero accorto la vibrazione da prima leggera si fa sempre più insistente fino a diventare una vera e propria piacevole tortura
A quel punto Jessica mi comunica quello che sarebbe stato il mio destino: vedi ho deciso di tramutarti in un vero schiavo per tutto il week end e per questo avrò il controllo totale sulla tua mente, ti trasformerò nella mia sissy e ovviamente questi non ti serviranno fino a quando non deciderò di liberarti e così dicendo prese il portafoglio con tutti i miei documenti e lo chiuse nella sua cassaforte privata, inutile dire che in quel momento mi sentivo perso dopo questo episodio semplicemente tirò una tenda lasciandomi al buoi bloccato e col dildo attivo che come un tarlo oltre ad allargare il mio culetto penetrava nella mia mente scavando un solco profondissimo nella mia anima.
Dopo qualche ora torno la Dea a concedermi l’onore di una sua visita la trasformazione già aveva avuto inizio ma a lei non bastava voleva delle prove allora conoscendo bene la mia aberrazione verso la sborra mi ordino di spampinarla ingoiando tutto io provai a ritrarmi ma ero completamente bloccato e stranamente così eccitato che non riuscivo più a ragionare lucidamente così inizia a spampinarla quando improvvisamente mi ritrovai la bocca piena di sborra cercai di sputare quello che potevo ma la dei prese della carta assorbente e raccolta la sborra che avevo sputato mi costrinse a mangiarla e così facendo mi lasciò nuovamente solo a pensare al mio operato.

L’indomani mattina dopo un intera nottata passata nella schiavitù più completa e con pochissime ore di sonno ero già distrutto e la Dea lo sapeva bene mi svegliò obbligandomi a bere tutta la sua pioggia d’orata mattutina, una volta terminato mi ha chiesto se mi sentivo pronto a servirla, automaticamente senza neanche pensarci non potei che annuire con la testa. Bene mi rispose sei pronto per la fase 2 e così dicendo mi liberò dal mio sarcofago appena ho avuto le mani libere ho cercato di togliere il dildo e lei tirandomi un ceffone che mi fece girare la testa mi urlò contro prima regola nulla ti appartiene neanche il tuo corpo da questo momento fai solo quello che ti viene esplicitamente ordinato chiaro?! E un secondo ceffone Rispondi nullità!!! Si e presi così il mio terzo ceffone Come si risponde alla tua Padrona?! Come lei desidera Padrona Jessica… Bene e questo per fartelo tenere bene a mente (giù il quarto ceffone).

Ora indossa queste cose e presentati di la appena fatto ricorda hai 2 minuti di tempo ogni secondo di ritardo costa 20 frustate… mi sbrigai a indossare una cintura di castità, un perizoma in latex, una minigonna in pelle, un bustino posturale, un paio di stivali di pelle fino alla coscia con tacco 12, un collare e una crestina da cameriera e mi presentai conciato a metà tra una sissy e una prostituta davanti a Jessica.
Bene sei davvero molto arrapante conciata così inginocchiati e vediamo se questa volta farai la brava puttanella e così dicendo si tirò fuori l’enorme pene che nascondeva sotto la sua gonna era chiaro voleva un altro pompino cominciai con tutta la passione di cui ero capace e nuovamente mi venne in gola, questa volta ingoiai tutto. Brava la mia puttanella vedi che migliori ora alzati ti sei meritata 10 frustate io balbettai un perché? E lei tirandomi un ceffone perché così ho deciso tu qui non hai alcun diritto solo il dovere di obbedire e per questa tua insubordinazione riceverai altre 10 frustate sono 20 e così iniziò l’ennesima punizione al termine della quale non sarei riuscito più a sedermi per molto tempo…
Il resto del giorno e della domenica trascorsero così tra ordini e punizioni sempre crescenti era frustante ma al termine del weekend l’unica cosa che desideravo era accontentare la Padrona avrei fatto qualunque cosa mi avesse ordinato Padrona Jessica senza neanche accorgermene le avevo dato le chiavi della mia anima e lei le avrebbe usate a suo piacimento trasformandomi nel suo schiavo totale e bancomat vivente…

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